Cetuximab
CETUXIMAB | |
Nome commerciale | Erbitux ® |
Compagnia farmaceutica produttrice | Scoperto dalla ImClone e distribuito in Nord America dalla Bristol-Myers Squibb. Nel resto del mondo, è distribuito dalla Merck KGa |
Indicazione approvata dal SSN | -Trattamento di pazienti con carcinoma metastatico del colon-retto esprimente il recettore per l’epidermal growth factor (EGFR) dopo fallimento di terapia citotossica contenente irinotecan.
-Trattamento di pazienti affetti da carcinoma metastatico del colon-retto con espressione del recettore per il fattore di crescita epidermico (EGFR) e con gene KRAS non mutato (wild-type): 1.) in combinazione con chemioterapia; in monoterapia nei pazienti nei quali sia fallita la terapia a base di oxaliplatino e irinotecan e che siano intolleranti a irinotecan. – Trattamento di pazienti affetti da carcinoma a cellule squamose di testa e collo in combinazione con chemioterapia a base di platino nella malattia ricorrente e/o metastatica |
Caratteristiche chimico-farmacologiche | E’ una macromolecola. La sua formula chimica è: C6484H10042N1732O2023S36. Ha un peso molecolare di 145.781,6 g/mol. |
Meccanismo d’azione | E’ un anticorpo monoclonale chimerico (ottenuto da una ricombinazione tra topo/uomo) che agisce inibendo il recettore del fattore di crescita epidermoidale (EGFR). |
Modalità di somministrazione | Uso Endovenoso. Erbitux va somministrato una volta alla settimana. La prima infusione viene somministrata a una dose di 400 mg per metro quadro di superficie corporea (calcolata in funzione dell’altezza e del peso del paziente) e dura due ore. Le infusioni successive sono di 250 mg/m e durano un’ora ciascuna. Il trattamento va proseguito per il tempo necessario in funzione della risposta terapeutica. |
Attività antitumorale riconosciuta |
Approvato dalla FDA americana e dall’EMEA europea per il trattamento del cancro del colon retto e della testa e collo (vedi indizaioni AIFA), E’ possibile che presto verrà approvato anche per il cancro del polmone non a piccole cellule (NSCLC) |
Attività antitumorale (cancro del polmone) |
L’aggiunta di Cetuximab alla chemioterapia standard nel NSCLC ha dato un prolungamento della sopravvivenza in uno studio multicentrico internazionale di fase III (studio FLEX) e può essere considerata come una valida opzione nel trattamento di prima linea. Nello stesso studio, il Cetuximab risultava maggiormente efficace in una serie di sottogruppi, tra cui i pazienti di razza bianca, e i pazienti con adenocarcinoma (The Lancet, Volume 373, Issue 9674, Pages 1525 – 1531, 2 May 2009). Negli USA, ben 68 sperimentazioni cliniche sul cetuximab sono censite dai NIH (al maggio 2011, 22 di queste risultavano ancora attive). In Italia, sono invece 7 le sperimentazioni censite dall’AIFA |
Indicazioni cliniche (cancro del polmone) |
Non vi sono indicazioni cliniche approvate nel NSCLC |
Effetti tossici e collaterli | I principali effetti indesiderati di cetuximab sono reazioni cutanee, che si verificano in più dell’ 80% dei pazienti, ipomagnesiemia (bassi livelli di magnesio nel sangue), che si osserva in più del 10% dei pazienti, e reazioni correlate all’infusione, che si manifestano con sintomi da lievi a moderati (fra cui febbre, brividi, capogiri e difficoltà a respirare) in più del 10% dei pazienti e con sintomi gravi in più dell’1% dei pazienti. Sono possibili gravi reazioni allergiche. |
Nostri articoli | https://www.alcase.it/2011/11/egfr-cetuximab-erbitux%C2%AE/
https://www.alcase.it/2008/06/erbitux-asco2006/ https://www.alcase.it/2010/07/cetuximab-erbitux-%C2%AE-merck-serono-nuove-prove-di-efficacia/ https://www.alcase.it/education/premessa-farmaci-mirati/farmaci-mirati/cetuximab-versione-estesa/ |
Letture consigliate | http://www.ema.europa.eu/docs/it_IT/document_library/EPAR_-_Summary_for_the_public/human/000558/WC500029111.pdf |