Il fumo può aumentare il rischio di sviluppare
il cancro del polmone non a piccole cellule.
Fumare sigarette, pipe, sigari è la
causa più comune di cancro ai polmoni. L’età di inizio del fumo, la
sua intensità e la sua durata in anni determinano il rischio. Se una
persona ha smesso di fumare, il rischio diventa più basso, con il
passare degli anni.
Tutto ciò che aumenta la probabilità di
una persona di sviluppare una malattia si chiama fattore di rischio.
Avere un fattore di rischio per un tipo di cancro non significa che ci
si ammalerà di quel cancro, non avere fattori di rischio per quel
cancro non significa che non sarà possibile ammalarsi. Le persone che
pensano di essere a rischio dovrebbero discuterne con il loro medico.
I fattori di rischio per il cancro al polmone sono i seguenti:
Fumare sigarette, pipe, sigari o
averlo fatto in passato
Essere esposti al fumo di seconda
mano (passivo)
Essere trattati con radioterapia
alla mammella o al torace
Essere esposti ad amianto, radon,
cromo, nichel, arsenico, fuliggine o catrame
Vivere dove vi è inquinamento
atmosferico.
Quando il fumo è combinato con altri
fattori di rischio, il rischio di sviluppare il cancro ai polmoni è
maggiore
Potenziali segni di carcinoma polmonare non a
piccole cellule sono una tosse che non va via e una mancanza di fiato.
Talvolta il cancro ai polmoni non
provoca alcun sintomo ed è ritrovato nel corso di una radiografia di
routine del torace. I sintomi possono essere causati dal tumore ai
polmoni o da altre condizioni. Un medico dovrebbe essere consultato se
si dovesse verificare uno qualsiasi dei seguenti problemi:
Una tosse che non va via
Difficoltà di respirazione
Disagio toracico
Affanno
Striature di sangue
nell'espettorato (muco espettorato dai polmoni)
Raucedine
Perdita di appetito
Una perdita di peso non
attribuibile ad alcuna ragione nota
Sentirsi molto stanco
Gli stessi accertamenti clinici che servono ad
esaminanare i polmoni sono utilizzati per rilevare (trovare),
diagnosticare, e stadiare il carcinoma polmonare non a piccole
cellule.
Gli esami e le procedure necessarie per
individuare, diagnosticare, e stadiare un carcinoma polmonare non a
piccole cellule sono spesso fatti allo stesso tempo. Possono essere
utilizzati i seguenti tests e procedure diagnostiche:
Esame fisico e storia: una
visita medica per controllare i segni generali di salute, compresa
la verifica per i segni di malattia, quali gonfiori o qualunque
altra cosa che possa sembrare anomala. Dovrà essere raccolta una
storia (anamnesi) che dovrà tenere conto delle abitudini di vita del
paziente, compreso il fumo, i precedenti posti di lavoro, le
malattie e gli eventuali trattamenti.
Esami di laboratorio:
procedure mediche che testano campioni di tessuto, sangue, urina o
altre sostanze del corpo. Questi test aiutano a diagnosticare la
malattia, pianificare e controllare il trattamento o monitorare la
malattia nel corso del tempo.
Radiografia del torace: è
una radiografia degli organi e delle ossa che si trovano nel torace.
Viene ottenuta con un fascio di energia (raggi X) che può passare
attraverso il corpo e fissarsi su una pellicola, fornendo un quadro
delle strutture interne del corpo.
TC (TAC): una procedura
diagnostica che scatta una serie di immagini dettagliate delle
strutture interne del corpo prese da angoli diversi. Si applica bene
per studiare le struttore e gli organi del torace. Le immagini sono
realizzate da un computer collegato a una macchina a raggi X. Un
mezzo di contrasto può essere iniettato in vena o ingerito per far
sì che gli organi o i tessuti da studiare appaiono più chiaramente.
Questa procedura è chiamata anche tomografia computerizzata, o
tomografia assiale computerizzata.
PET (tomografia ad emissione di
positroni): si tratta di una nuova una procedura in grado di
svelare la presenza di cellule tumorali maligne nel corpo. Una
piccola quantità di glucosio (zucchero) radioattivo viene iniettato
in vena. Il PET scanner ruota intorno al corpo e realizza una
fotografia di come il glucosio viene utilizzato nel corpo. Le
cellule neoplastiche appaiono brillanti nelle immagini perché sono
più attive e consumano più glucosio di quelle normali.
Citologia dell'espettorato:
si tratta di una procedura che consiste nell’analisi microscopica di
un campione di espettorato (muco espettorato dai polmoni) da parte
di un patologo, per verificare la eventuale presenza di cellule
tumorali.
Aspirazione con ago sottile,
biopsia del polmone: consiste nella rimozione di tessuto o di
liquido dai polmoni utilizzando un ago sottile. Una TAC, ecografia,
o una qualunque altra procedura di imaging viene utilizzata per
individuare il tessuto anormale o il liquido nei polmoni. Una
piccola incisione nella pelle è effettuata in modo da inserire l'ago
per la biopsia nel tessuto anomalo o nei fluidi organici. Il
campione viene rimosso con l'ago ed inviato al laboratorio. Un
patologo poi valuta il campione al microscopio per cercare le
cellule tumorali. Una radiografia del torace viene eseguita dopo la
procedura per assicurarsi che non vi siano perdite di aria dal
polmone nel cavo pleurico.
Toracoscopia: una procedura
chirurgica per esaminare gli organi all'interno del torace e per
verificare la presenza di aree anomali. Vien fatta un’incisione
(taglio) fra due costole, e il toracoscopio è inserito nel torace.
Un toracoscopio è un sottile strumento simile a un tubo con una luce
e lenti per la visualizzazione. Esso può anche essere utilizzato per
rimuovere campioni di tessuto o campioni dei linfonodi, che sono poi
analizzati al microscopio per individuare eventuali segni della
presenza di un cancro. In alcuni casi, questa procedura viene
utilizzata per rimuovere una parte dell'esofago o dei polmoni. Se
alcuni tessuti, organi o linfonodi non possono essere raggiunti, può
essere fatto una toracotomia. In questa procedura, viene fatta una
incisione più grande tra le costole ed il torace è aperto.
Toracentesi: consiste nella
rimozione di liquido eventualmente presente nello spazio tra il
rivestimento del torace (pleura parietale) e quello del polmone
(pleura viscerale) utilizzando un ago. Un patologo analizza il
liquido al microscopio alla ricerca di cellule tumorali.
Microscopia ottica ed
elettronica: un esame di anatomia patologica in cui le cellule
di un determinato campione di tessuto sono viste in microscopia
normale (ottica) o in microscopia ad alta risoluzione (elettronica)
per cercare alcuni cambiamenti nelle cellule.
Studi di immunoistochimica:
test di laboratorio in cui una sostanza come un anticorpo, una
tintura, o un radioisotopo è aggiunta ad un campione di tessuto
tumorale per la ricerca di determinati antigeni. Questo studio è
utilizzato per differenziare diversi tipi di cancro.
Alcuni fattori influenzano le possibilità di trattamento e la prognosi (possibilità di riprendersi).
La prognosi (probabilità di guarigione)
e le opzioni di trattamento dipendono dai seguenti fattori:
-
Lo stadio del cancro (le dimensioni del
tumore, e se esso è localizzato nel solo polmone o si è diffuso ad
altre sedi del corpo)
-
Il tipo di cancro ai polmoni
-
Se vi sono sintomi quali tosse o
problemi respiratori
-
Condizioni generali di salute del
paziente
Per la maggior parte dei pazienti con carcinoma
polmonare non a piccole cellule, i trattamenti attuali non consentono
una guarigione definitiva.
Se viene diagnosticato un cancro del
polmone, va considerata la possibilità di prender parte a una delle
tante sperimentazioni cliniche fatte allo scopo di migliorarne il
trattamento. Studi clinici sono in corso in molti stati americani, per
pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule di ogni stadio.
Informazioni su studi clinici in corso negli USA sono disponibili
presso il sito Web del National Cancer Insitute (www.nci.nih.gov).
Stadi del cancro del polmone non a piccole cellule
Punti chiave per questa sezione:
- Dopo che il cancro del
polmone è stato diagnosticato, vengono effettuate delle indagini
cliniche per scoprire se le cellule cancerose si sono diffuse ai
polmoni o ad altre parti del corpo
- Ci sono tre modi attraverso i
quali il cancro si diffonde nel corpo
- I seguenti stadi sono
utilizzati per il carcinoma polmonare non a piccole cellule:
- stadio occulto (nascosto)
- stadio 0 (carcinoma in sito)
- stadio I
- stadio II
- stadio III
- stadio IV
Dopo che il cancro del polmone è
stato diagnosticato, vengono effettuate delle indagini cliniche per
scoprire se le cellule cancerose si sono diffuse ai polmoni o ad altre
parti del corpo.
Il
processo utilizzato per scoprire se il cancro si è diffuso ai polmoni
o in altre parti del corpo è chiamato stadiazione. Le informazioni
raccolte dal processo di stadiazione consentono di determinare lo
stadio della malattia. E 'importante conoscere lo stadio per
pianificare il trattamento. Alcuni dei test usati per diagnosticare un
carcinoma polmonare non a piccole cellule sono utilizzati anche per
determinare lo stadio della malattia (Vedere la sezione Informazioni
generali). Altri test e procedure diagnostiche che possono essere
utilizzate nel processo di stadiazione sono le seguenti:
Esami di laboratorio: procedure mediche che comprendono esami a campioni di sangue, urina, o altre sostanze o tessuti nel corpo per diagnosticare, pianificare e controllare il trattamento, o monitorare l'evoluzione della malattia nel tempo.
MRI (risonanza magnetica): una
procedura che utilizza campi magnetici, onde radio, e un computer per
fornire una serie di immagini dettagliate delle strutture interne del
corpo, come il cervello. Questa procedura è anche chiamata risonanza
magnetica nucleare (NMRI) .
Scintigrafia ossea: una
procedura per verificare se nelle ossa ci sono cellule in rapida
divisione, come le cellule tumorali. Una piccola quantità di materiale
radioattivo viene iniettato in vena e viaggia attraverso il flusso
sanguigno. Il materiale radioattivo si raccoglie nelle ossa e viene
rilevato da uno scanner.
Ecografia endoscopica (EUS): una
procedura in cui un endoscopio viene inserito nel corpo. Un endoscopio
è un sottile strumento tubulare con una luce e lenti per la
visualizzazione. Una sonda alla fine dell'endoscopio viene utilizzata
per far rimbalzare le onde sonore ad alta energia (ultrasuoni) su
tessuti o organi interni creando un eco. Gli echi formano un'immagine
dei tessuti corporei detto sonogramma. Questa procedura è anche
chiamata endosonografia. L’EUS può essere utilizzata per guidare
l'aspirazione con ago sottile (FNA) del polmone, dei linfonodi, o di
altre zone del torace.
Biopsia linfonodale: l'ablazione
di tutto un linfonodo o di una sua parte. Un patologo analizza poi il
tessuto biopsiato al microscopio alla ricerca di cellule tumorali.
Mediastinoscopia: una procedura
chirurgica che ha lo scopo di ispezionare organi, tessuti, e linfonodi
contenuti fra i due polmoni, alla ricerca di aree di anormalità. Vien
fatta un’incisione (taglio) in cima allo sterno e il mediastinoscopio
è inserito nel torace. Un mediastinoscopio è un sottile strumento a
forma di tubo con una luce e lenti per la visualizzazione. Tale
strumento può anche essere usato per rimuovere tessuto o campioni dei
linfonodi, che sono poi analizzati al microscopio per individuare
eventuali segni della presenza del cancro.
Mediastinotomia anteriore: una
procedura chirurgica atta a ispezionare gli organi e tessuti compresi
fra i polmoni, lo sterno ed il cuore per l’individuazione di aree di
anormalità. Una incisione (taglio) è fatta in prossimità dello sterno
e il mediastinoscopio è inserito nel torace. Un mediastinoscopio è un
sottile strumento a forma di tubo con una luce e lenti per la
visualizzazione. Esso può anche essere usato per rimuovere tessuto o
campioni dei linfonodi, che sono poi analizzati al microscopio per
individuare eventuali segni di cancro. Questa procedura è anche
chiamata mediastinotomia di Chamberlain.
Ci sono tre modi in cui il cancro si
diffonde nel corpo.
I tre modi di diffusione del cancro nel
corpo sono i seguenti:
-
Attraverso i tessuti. Il tumore invade
direttamente il tessuto circostante normale
-
Attraverso il sistema linfatico. Il
tumore invade il sistema linfatico e arriva attraverso i vasi
linfatici in altre sedi del corpo.
-
Attraverso il sangue. Il tumore invade
le vene e i capillari e viaggia attraverso il sangue fino ad arrivare
in sedi distanti del corpo.
Quando le cellule del cancro si
allontanano dal tumore primitivo (originale) e viaggiano attraverso la
linfa o il sangue in altri luoghi del corpo, possono formare un altro
tumore (secondario). Questo processo è chiamato metastatizzazione. Il
tumore secondario (metastatico) è lo stesso tipo di tumore, come il
tumore primario. Ad esempio, se il tumore al seno si diffonde alle
ossa, le cellule del cancro alle ossa sono in realtà cellule di
carcinoma mammario. La malattia è il cancro della mammella
metastatico, non un cancro alle ossa.
I seguenti stadi di malattia sono
utilizzati per il carcinoma polmonare non a piccole cellule:
Stadio X (tumore occulto).
Per stadio X (occulto) si intende una condizione in cui il tumore non
può essere rilevato oppure è dimostrato dalla presenza di cellule
tumorali nell’espettorato (muco espettorato dai polmoni) ma non è
visualizzato dai normali test di immagine o dalla broncoscopia.
Stadio 0 (carcinoma in situ).
Nello stadio 0, le cellule anomale si trovano nello strato più
superficiale della mucosa che riveste i bronchi. Queste cellule
anormale possono diventare veri e propri tumori e invadere il vicino
tessuto normale. Lo stadio 0 è detto anche carcinoma in situ.
Stadio I. Lo stadio I è
diviso in stadio IA e IB:
Stadio II. Lo stadio II è diviso
in stadi IIA e IIB:
-
Stadio IIA: il tumore è di 3
centimetri o più piccolo e il cancro si è diffuso ai linfonodi vicini
(fino all’ilo polmonare). Tumore e linfonodi ammalati sono contenuti
nello stesso lato del torace.
-
Stadio IIB: il cancro è maggiore
di 3 cm, ma non supera i 5 cm. Sono anche interessati i linfonodi
vicini (fino all’ilo polmonare). Tumore e linfonodi ammalati sono
contenuti nello stesso polmone e sono vere una o più delle seguenti
condizioni:
-
Il cancro si è diffuso al bronco
principale del polmone, ma è lontano almeno 2 cm dalla carena (dove si
uniscono trachea e bronchi).
-
Il cancro si è diffuso nello strato più
interno della membrana che ricopre i polmoni (pleura viscerale).
-
Il tumore blocca parzialmente un bronco
e una parte del polmone è collassata (atelettasia) oppure si è
sviluppata una polmonite (infiammazione dei polmoni) che non riguarda
l’intero polmone.
Oppure: Il cancro non si è diffuso ai
linfonodi e sono vere una o più delle seguenti condizioni:
-
Il tumore ha dimensioni maggiori di 7
cm.
-
Il tumore può essere di qualsiasi
dimensione e si è diffuso:
-
alla parete toracica, o al diaframma, o
alla pleura viscerale, o alla membrana che circonda il cuore
(pericardio),
-
al bronco principale del polmone a meno
di 2 centimetri dalla carena (dove si incontrano trachea e bronchi),
-
il cancro blocca completamente un
bronco e tutto il polmone è collassato o ha svilupato una polmonite
(infiammazione del polmone).
-
Il tumore può essere di qualsiasi
dimensione e vi sono noduli metastatici all’interno del lobo polmonare
che lo contiene.
Stadio IIIA. Nello stadio
IIIA, il tumore si è diffuso ai linfonodi sullo stesso lato del torace
(sono inclusi anche i linfonodi nel mediastino, esterni al polmone). E
in più:
-
Il tumore può essere di qualsiasi
dimensione
-
Il tumore può aver invaso il bronco
principale, la parete toracica, il diaframma, la pleura intorno ai
polmoni (pleura viscerale), la membrana attorno al cuore (pericardio),
ma non si è diffuso alla trachea.
-
Tutto il polmone o una sua parte può
essere collassato o può essersi sviluppata una polmonite
(infiammazione dei polmoni).
-
Vi sono noduli metastatici all’interno
del lobo polmonare che contiene il tumore originario
Stadio IIIB. Nello stadio
IIIB, il tumore può essere di qualsiasi dimensione, ma si è diffuso:
-
Ai linfonodi sopra la clavicola, o
dalla parte opposta del torace del tumore e/o
-
A uno dei seguenti organi o strutture:
Stadio IV. Nello stadio
IV, il tumore può essersi diffuso ai linfonodi e si è diffuso ad un
altro lobo polmonare e/o al polmone controlaterale e/o ad altre parti
del corpo, come il cervello, il fegato, le ghiandole surrenali, i
reni, o un osso. Il tumore può anche essersi diffuso al liquido della
pleura (normalmente esiste una piccolissima quantità di liquido fra i
due sottili strati di tessuto che foderano i polmoni e la cavità
toracica).
Carcinoma Polmonare non
a Piccole Cellule recidivante. Il carcinoma
polmonare non a piccole cellule recidivante è il cancro che ha avuto
una ricaduta (recidiva ) dopo che è stato trattato. Il cancro può
recidivare (ritornare) nel cervello, nei polmoni, o in altre parti del
corpo.
Opzioni terapeutiche
Punti chiave per questa sezione:
-
Ci sono diversi tipi di trattamento per
i pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule
-
Sono nove i tipi di trattamento
standard:
-
Nuovi tipi di trattamento sono in fase
di sperimentazione negli studi clinici:
-
Chemioprevenzione
-
Nuove combinazioni
-
I pazienti possono voler partecipare a
una sperimentazione clinica
-
I pazienti possono entrare negli studi
clinici prima, durante o dopo l'inizio del trattamento del loro cancro
-
Test di follow-up possono essere
necessari.
Ci sono diversi tipi di trattamento
per i pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule.
Diversi tipi di trattamento sono
disponibili per i pazienti con carcinoma polmonare non a piccole
cellule. Alcuni trattamenti sono standard (il trattamento attualmente
praticato), altri sono in fase di sperimentazione in studi clinici.
Una sperimentazione clinica è uno studio di ricerca pensato per
migliorare i trattamenti attuali o ottenere informazioni sulle nuove
terapie oncologiche. Quando gli studi clinici dimostrano che un nuovo
trattamento è migliore rispetto al trattamento standard, il nuovo
trattamento potrà diventare il trattamento standard. I pazienti
possono voler pensare dipartecipare a una sperimentazione clinica.
Alcuni studi clinici sono aperti solo ai pazienti che non hanno
iniziato il trattamento.
Ecco i nove tipi di trattamento
standard:
Chirurgia. Sono possibili
quattro tipi di interventi chirurgici:
-
Resezione a cuneo: un’intervento
che serve a rimuovere il tumore e alcuni dei tessuti normali
circostanti. Quando è asportata una porzione leggermente più grande di
tessuto, la procedura viene chiamata resezione segmentale.
-
Lobectomia: un’intervento che
serve ad asportare un intero lobo (sezione) del polmone. Ingrandire
Legenda: lobectomia. E’ rimosso un intero lobo del polmone.
-
Pneumonectomia: chirurgia per
rimuovere un polmone intero.
-
Resezione a manicotto:
un’intervento che serve ad eliminare una parte del bronco. Anche se il
chirurgo rimuove tutto il tumore visibile nel campo operatorio, alcuni
pazienti possono essere sottoposti a chemioterapia o radioterapia,
dopo l’intervento, per distruggere eventuali cellule tumorali che
potrebbero essere rimaste in loco. Il trattamento somministrato dopo
l'intervento chirurgico, con lo scopo di ridurre il rischio che il
tumore ritornerà, prende il nome di terapia adiuvante.
Radioterapia. La radioterapia è
un trattamento del cancro che usa raggi X ad alta energia o altri tipi
di radiazioni per distruggere le cellule tumorali o impedire loro di
crescere. Ci sono due tipi di radioterapia. La radioterapia esterna
utilizza una macchina, al di fuori del corpo, per colpire con
radiazioni ionizzanti il cancro. La radioterapia interna utilizza una
sostanza radioattiva sigillata in aghi, semi, fili, o cateteri che
vengono inseriti direttamente nel cancro o nelle sue vicinanze.
La radiochirurgia è un modo particolare
di fornire la radiazione direttamente al tumore, con pochi danni ai
tessuti sani circostanti. Non si tratta di un intervento chirurgico
vero e proprio, ma può essere utilizzata in alcuni pazienti per
trattare i tumori che non possono essere sottoposti a un intervento
chirurgico.
Come viene effettivamente attuata la
radioterapia dipende dal tipo e dallo stadio del tumore.
Chemioterapia. La chemioterapia
è un trattamento del cancro che utilizza farmaci, allo scopo sia di
fermare la crescita delle cellule tumorali che di uccidere le cellule
o impedire loro di dividersi e moltiplicarsi. Quando la chemioterapia
viene assunta per bocca o per iniezione in vena o nel muscolo, i
farmaci entrano nel flusso sanguigno e possono raggiungere le cellule
tumorali in tutto il corpo (chemioterapia sistemica). Quando la
chemioterapia è erogata direttamente nella colonna spinale, o in un
organo, o in una cavità organica, come l'addome, essa agisce
principalmente sulle cellule neoplastiche presenti in quella regione
(chemioterapia loco-regionale). Il modo in cui la chemioterapia vien
effettuata dipende dal tipo e dallo stadio del tumore.
La terapia mirata. La terapia
mirata è un tipo di trattamento che utilizza farmaci o altre sostanze
per individuare ed attaccare le cellule tumorali, specificamente,
senza danneggiare le cellule normali. Gli anticorpi monoclonali e gli
inibitori della tirosin-chinasi sono due tipi di terapia mirata molto
utilizzati nel trattamento del carcinoma polmonare non a piccole
cellule.
La terapia con anticorpi monoclonali è
un trattamento del cancro che utilizza anticorpi prodotti in
laboratorio da un unico tipo di cellula del sistema immunitario.
Questi anticorpi sono in grado di identificare le sostanze che possono
aiutare a crescere le cellule tumorali, sulla cui superfice sono
presenti. Gli anticorpi attaccano quelle sostanze, oppure uccidono
direttamente le cellule cancerose, bloccano la loro crescita, o ne
prevengono la diffusione. Gli anticorpi monoclonali sono somministrati
per infusione endovenosa. Essi possono essere utilizzati da soli o
possono trasportare farmaci, tossine o materiali radioattivi
direttamente sulle cellule tumorali.
Gli inibitori della tirosin-chinasi
sono farmaci che bloccano i segnali necessari per la crescita dei
tumori. Gli inibitori della tirosin-chinasi possonno essere
utilizzati, insieme con altri farmaci antitumorali, come terapia
adiuvante.
Terapia laser. La terapia
laser è un trattamento del cancro che utilizza un raggio laser (uno
stretto fascio di luce intensa) per uccidere le cellule tumorali.
La terapia fotodinamica (PDT).
La terapia fotodinamica (PDT) è un trattamento del cancro che
utilizza un farmaco e un certo tipo di luce laser per uccidere le
cellule tumorali. Un farmaco, che non è attivo fino a quando non viene
esposto alla luce, viene iniettato in vena. Il farmaco si raccoglie
più nelle cellule di cancro che nelle cellule normali. Tubi in fibra
ottica (broncoscopi) vengono poi utilizzati per portare la luce laser
alle cellule tumorali, che così subiscono l’attivazione del farmaco e
la morte. La terapia fotodinamica provoca ben poco danno ai tessuti
sani. È utilizzata principalmente per il trattamento di tumori sopra o
appena sotto la pelle o del rivestimento di organi interni.
Criochirurgia. La criochirurgia
è un trattamento che utilizza uno strumento capace di congelare e
distruggere il tessuto anomalo, come il carcinoma in situ. Questo tipo
di trattamento è anche chiamato crioterapia.
Elettrocauterizzazione.
L’elettrocauterizzazione è un trattamento che utilizza una sonda o
un ago riscaldato da una corrente elettrica per distruggere il tessuto
anomalo.
Vigile attesa. La vigile attesa
consiste nel monitoraggio da vicino delle condizioni del paziente,
senza alcun trattamento fino alla comparsa o alla modificazione dei
sintomi. Ciò può essere fatto in alcuni rari casi di cancro del
polmone non a piccole cellule.
Nuovi tipi di trattamento sono in
fase di sperimentazione negli studi clinici
Questa sezione descrive in sintesi i
trattamenti che vengono studiati nelle sperimentazioni cliniche. Essa
non può descivere ogni nuovo trattamento in fase di studio.
Informazioni sulle sperimentazioni cliniche amricane sono disponibili
presso il sito Web del NCI.
-
Chemioprevenzione. La
chemioprevenzione è l'uso di farmaci, vitamine o altre sostanze allo
scopo di ridurre il rischio di sviluppare un cancro o allo scopo di
ridurre il rischio che un tumore si ripresenti (rischio di recidiva).
-
Nuove combinazioni. Nuove
combinazioni di trattamenti sono continuamente studiati nelle diverse
sperimentazioni cliniche.
I pazienti possono voler valutare
l’opportunità di partecipare a una sperimentazione clinica
Per alcuni pazienti, prendere parte a
una sperimentazione clinica può essere la scelta migliore per il loro
trattamento. Gli studi clinici sono parte del processo di ricerca sul
cancro. Gli studi clinici sono fatti per scoprire nuovi trattamenti
contro il cancro, e se questi sono sicuri ed efficaci o addirittura
superiori al trattamento standard.
Molti dei trattamenti standard per il
cancro oggi utiulizzati si basano su precedenti studi clinici. I
pazienti che partecipano a una sperimentazione clinica possono
ricevere il trattamento standard o essere tra i primi a ricevere un
nuovo trattamento.
I pazienti che partecipano a
sperimentazioni cliniche contribuiscono a migliorare il modo in cui il
cancro verrà trattato in futuro. Anche quando gli studi clinici non
portano a nuovi trattamenti efficaci, essi comunque rispondono a
importanti questioni mediche e portano avanti la ricerca.
I pazienti possono entrare negli
studi clinici prima, durante o dopo l'inizio del trattamento del loro
cancro.
Alcuni studi clinici includono solo i
pazienti che non hanno ancora ricevuto il trattamento. Altri studi
testano trattamenti per i pazienti il cui tumore non è migliorato dopo
una prima terapia. Ci sono anche studi clinici che testano nuovi modi
per impedire che il cancro si ripresenti (prevenire le ricadute) o per
ridurre gli effetti collaterali del trattamento del cancro. Gli studi
clinici sono in corso in molte parti degli Stati Uniti.
Necessità di test di follow-up.
Alcuni dei test che sono stati fatti
per la diagnosi del cancro o per determinare lo stadio del cancro
possono essere ripetuti. Alcuni test saranno ripetuti in modo da
valutare come un certo trattamento in atto funziona. La decisione
sull'opportunità di continuare, cambiare o interrompere il trattamento
in corso può essere basato sui risultati di questi test. Questo
processo di rivalutazione è talvolta chiamato ri-stadiazione.
Alcuni test continuano ad essere
effettuati con una certa regolarità, dopo che il trattamento è
terminato. I risultati di questi test possono dimostrare se la
condizione clinica del paziente è cambiata o se il tumore si è
ripresentato (recidiva). Questi test sono a volte chiamati test di
follow-up o check-up.
Opzioni di trattamento
per stadio
Le opzioni di trattamento per stadio
Carcinoma Polmonare non a Piccole Cellule occulto
Il trattamento del carcinoma polmonare
non a piccole cellule occulto dipende dalla eventuale sede in cui il
tumore si è diffuso. Di solito, può essere curato con un intervento
chirurgico.
Stadio 0 (carcinoma in situ)
Il trattamento dello stadio 0 include
le segueti opzioni:
-
Chirurgia (resezione chirurgica a cuneo
o resezione segmentale).
-
Terapia fotodinamica con un endoscopio.
-
Elettrocauterizzazione, criochirurgia,
o chirurgia laser per via endoscopica.
Carcinoma Polmonare non a Piccole
Cellule, Stadio I
Il trattamento dei casi con cancro del
polmone non a piccole cellule in stadio I può includere:
-
Chirurgia (resezione chirurgica a
cuneo, resezione segmentale, resezione a manicotto, o lobectomia).
-
Radioterapia esterna (per i pazienti
che non possono sottostare a un intervento chirurgico o scelgono di
non essere sottoposti a intervento chirurgico).
-
Uno studio clinico di chirurgia seguita
da chemioprevenzione.
-
Uno studio clinico di terapia
fotodinamica o di altre terapie utilizzando l’endoscopio.
Carcinoma Polmonare non a Piccole
Cellule, Stadio II
Il trattamento del cancro del
polmone non a piccole cellule in stadio II include le seguenti
modalità terapeutiche:
-
Chirurgia (resezione a cuneo, resezione
segmentale, resezione a manicotto, lobectomia o pneumonectomia).
-
Radioterapia esterna (per i pazienti
che non possono ricevere un intervento chirurgico o scelgono di non
ricevere un intervento chirurgico).
-
Chirurgia seguita da chemioterapia.
-
Uno studio clinico di radioterapia
post-intervento.
Carcinoma Polmonare non a Piccole
Cellule, Stadio IIIA
Il trattamento del cancro del polmone
non a piccole cellule in stadio IIIA che può essere rimosso con un
intervento chirurgico include le seguenti opzioni:
Il trattamento del cancro del polmone
non a piccole cellule in stadio IIIA, che non può essere rimosso con
intervento chirurgico, include:
Il carcinoma polmonare non a piccole
cellule del solco superiore, spesso chiamato tumore di Pancoast,
inizia nella parte superiore del polmone e si estende ai tessuti
vicini, incluso costole e vertebre. Il trattamento dei tumori di
Pancoast include:
-
Sola radioterapia.
-
Radioterapia e chirurgia.
-
Sola chirurgia.
-
Chemioterapia combinata con
radioterapia e chirurgia.
-
Uno studio clinico di nuove
combinazioni di trattamenti.
Alcuni tumori del polmone non a piccole
cellule in stadio IIIA, che si sono estesi alla parete toracica,
possono essere completamente rimossi. Il trattamento dei tumori che
interessano anche la parete toracica include:
Carcinoma Polmonare non a Piccole
Cellule, Stadio IIIB
Il trattamento dei casi con carcinoma
polmonare non a piccole cellule in stadio IIIB include le seguenti
modalità terapeutiche:
-
Chemioterapia combinata con
radioterapia esterna.
-
Radioterapia esterna come terapia
palliativa, per alleviare il dolore e gli altri sintomi, oltre che per
migliorare la qualità della vita.
-
Sperimentazioni cliniche di nuove
combinazioni di trattamenti.
Carcinoma Polmonare non a Piccole
Cellule, Stadio IV
Il trattamento del cancro del polmone a
piccole cellule in stadio IV include le seguenti opzioni:
-
Radioterapia esterna come terapia
palliativa, per alleviare il dolore e gli altri sintomi, oltre che per
migliorare la qualità della vita.
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Chemioterapia.
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Chemioterapia e terapia mirata.
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Terapia laser e/o radioterapia interna
utilizzando un endoscopio.
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Uno studio clinico di nuove
combinazioni di trattamenti.
Opzioni di
trattamento per il CPNPC ricorrente
Il trattamento del carcinoma polmonare
non a piccole cellule ricorrente include le seguenti modalità
terapeutiche:
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Radioterapia esterna come terapia
palliativa, per alleviare il dolore e gli altri sintomi, oltre che per
migliorare la qualità della vita.
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Chemioterapia o terapia mirata.
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Intervento chirurgico (per alcuni
pazienti che hanno una unica metastasi molto piccola al cervello).
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La terapia laser o la terapia radiante
interna, utilizzando un endoscopio.
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Radiochirurgia (per alcuni pazienti che
non possono essere sottoposti a intervento chirurgico).
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