Report brevi dalla medicina di frontiera
NEWS DAL MONDO DELLA RICERCA (giugno 2014)
- Abbiamo già parlato del CERITINIB (https://www.alcase.it/2014/05/ceritinib-crizotinib/). Ecco un articolo che ne parla diffusamente, prendendo a spunto uno studio presentato all’ASCO meeting… Tumore del polmone: nuovi dati confermano l’efficacia di ceritinib nei pazienti ALK positivi
- Ancora un articolo sull’ASCO Meeting.. ed in particolare sull’Avastin ®, associato sempre più spesso ad altre terapie, con interessanti risultati anche nel cancro al polmone. Speciale Asco. Bevacizumab sperimentato con successo anche in associazioni ‘inedite’
- Ancora dubbi e perplessità sulle sigarette elettroniche.. Preclinical Study Suggests E-Cigarettes May Promote Lung Cancer in High-Risk Individuals
- C’è una continua & persistente, intensa & convinta, plurima & concorde CONVINZIONE GENERALE nella comunità scientifica che si potranno ottenere risultati finalmnete soddisfacenti nella cura del cancro al polmone (e non solo), COLPENDO IL SISTEMA IMMUNITARIO. Vi proponiamo solo l’ultimo articolo da fonte autorevolissima… Speriamo non sia un abbaglio!! (onestamente, noi siamo un pò scettici..). NCI researchers are reporting that revving up the immune system to attack tumors may be a promising strategy
- Per la verità, non è esattamente nuova molecola… Si tratta dell’Afatinib (Giotrif ®), molecola già registrata e disponibile in Italia. Gli studi citati e presentati all’ASCO Meeting, in realtà, confermano quanto già si sa (l’Afatinib è superiore alla chemio nei pazienti con tumore EGFR-mutato). L’unica novità è quella che, dopo progressione con Afatinib è possibile aggiungere la chemioterapia con risultati interessanti (studio LUX-Lung 5). Tumori al polmone. Una nuova molecola riduce la mortalità del 19%
- Più veleni da una sigaretta che dal tubo di scappamento di un camion. Interessanti risultati di una ricerca dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. La ricerca: meglio i gas di scarico di un tir che il fumo di una sigaretta
- NEWS dall’ASCO MEETING. Abbiamo già accennato a questo studio clinico, randomizzato e controllato con placebo. Vi si dimostra che l’aggiunta del Ramucirumab (un nuovo inibitore della neo-angiogenesi) alla chemioterapia standard di 2° linea aumenta la percentuale di risposte obiettive del tumore e prolunga la sopravvivenza dei pazienti trattati. Ora un nuovo articolo di stampa ne parla e noi ve lo riproponiamo perchè questa sì è una interessante novità. New Lung Cancer Drug Can Extend Lives by 14 Percent
- Ecco un altro giornale che scopre la stessa ricerca, presentata all’ASCO meeting di Chicago…E’ certamente un bene che molti parlino del cancro al polmone e delle sue problematiche, meno bene scambino per rivoluzionari dei test su cui si lavora dal almeno un quinquennio… Si veda ad esempio: https://www.alcase.it/2012/03/un-giorno-bastera-far-soffiare-in-un-apparecchietto-grande-come-una-moneta-per-scoprire-un-cancro-ai-polmoni/. Cancro al polmone, diagnosi con il respiro?
- NEWS dall’ASCO MEETING. Un nuovo studio clinico, randomizzato e controllato con placebo, dimostra che l’aggiunta del Ramucirumab (un nuovo inibitore della neo-angiogenesi) alla chemioterapia standard di 2° linea aumenta la percentuale di risposte obiettive del tumore e prolunga la sopravvivenza dei pazienti trattati. Second-Line Treatment with Ramucirumab and Chemotherapy Lengthens Lives of Patients with NSCLC
- NEWS DALL’ASCO MEETING. In attesa di nuovi e più potenti farmaci biologici, qualcuno pensa di combinarne due insieme.. E la cosa sembra funzionare, sulla base almeno dei dati presentati da ricercatori dell’Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro di Genova: Tumore al polmone: combinazione bevacizumab-erlotinib prolunga la sopravvivenza
- E’ quello che sosteniamo da un pò… Fare di routine il test per tutte (o quasi) le mutazioni genetiche potrebbe grandemente aiutare gli oncologi nella scelta del trattamento migliore (che in questo caso sarebbe veramente personalizzato!). Trial confirms promise of stratified lung cancer treatment
- La storia della vitamina A (o del suo derivato, il beta-carotene) è vecchia di almeno 30 anni. Si credeva allora che avesse importanti effetti anticancro (sul versante della prevenzione, non quello della terapia). Il Prof. Santa Maria, patologo generale dell’Università di Pavia neglia anni 1960-1980, ci credeva talmente tanto da assumerla regolarmente in alte dosi (e, per l’effetto sulla cute, era diventato tutto giallo come un cinese!…). Poi furono fatti importanti studi internazionali, randomizzati e controllati, metodologicamente ineccepibili che.. (SORPRESA!) dimostrarono che il beta-carotene faceva aumentere rispetto al placebo il rischio di cancro al polmone, anzichè diminuirlo. Ora un piccolo studio ci dice che forse invece potrebbe rallentare lo sviluppo (quindi si tratta terapia) di un tumore in fase iniziale… Può darsi, ma è meglio attendere conferme!!! (senza farsi troppe illusioni ). Vitamina A: allo studio il suo effetto anticancro
- Identificata una mutazione genica nelle donne non fumatrici che aumenta enormamente il rischio di sviluppare un cancro al polmone. Inherited mutated gene raises lung cancer risk for women, those who never smoked
- Profilo molecolare degli adenocarcinomi polmonari: non sempre le alterazioni sono mutuamente esclusive! (ovvero se si è EGFR positivi, no necessariamente si deve anche essere ALK negativi). Patologia polmonare – Profilo molecolare degli adenocarcinomi polmonari: non sempre le…
- Ne abbiamo parlato l’altro giorno… dicendovi che il CERITINB (scheda farmacologica ALCASE: https://www.alcase.it/educational/premessa-farmaci-mirati/farmaci-mirati/ceritinib-scheda-farmacologica/) è stato “incoronato” dalla più prestigiosa rivista di medicina al mondo, che ne ha pubblicato uno studio. Ecco un bell’articolo in italiano che parla diffusamente di quello studio. CERITINIB PER IL CANCRO DEL POLMONE