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TARCEVA, “vorrei saperne di più…”

Salve, mia mamma ha 54 anni e le è stato diagnosticato un carcinoma sarcomatoso pleurico con versamento nel polmone destro. Le sono stati effettuati tre ciclli di chemioterapia senza però putroppo, riscontri positivi.
Ho letto del tarceva sul vostro sito, vorrei avere maggiori informazioni a riguardo e come fare, eventualmente fosse possibile una terapia con tale farmaco, per ottenerlo e in tal caso le farei pervenire tutto il necessario.
Ringraziando in anticipo porgo cordiali saluti e spero possa rispondere al più presto.
Luca Valerio


Ciao, Luca.

L’Erlotinib (Tarceva ®) è il secondo inibitore del recettore del fattore di crescita epidermoidale (EGFR) ad essere stato approvato per l’uso terapeutico nel cancro al polmone non a piccole cellule o, come si dice usando un acronimo inglese, nel NSCLC.  Per inciso, il tipo di tumore della tua mamma rientra (un pò alla larga) nel gruppo dei NSCLC.  In particolare, l’Erlotininb fu inizialmente approvato (quasi 10 anni fa) come terapia di 2° linea di tutti i NSCLC precedentemente trattati con chemioterapia non responsivi, o in progressione dopo una prima risposta.  Successivamente si è visto che il beneficio del farmaco era presente esclusivamente nei tumori con espressione dell’EGFR.  Tale espressione è dovuta a una mutazione del gene che codifica l’EGFR, per cui oggi si prescrive solo a pazienti che abbiano una mutazione di quel gene.

Come ALCASE, abbiamo pubblicato moltissimo sul Tarceva, nel corso degli anni.  Qui ti rimando alla scheda tecnica del farmaco, da cui potrai facilmente accedere a tutti gli altri articoli: https://www.alcase.it/educational/premessa-farmaci-mirati/farmaci-mirati/erlotinib/.

Infine, cosa bisognerebbe fare per la tua mamma, qualora non già fatto:

  1. bisognerebbe determinare l’eventuale mutazione del gene EGFR sulla vecchia biopsia, o su una nuova se la prima non è valida;
  2. e, contemporaneamente e sullo stesso preparato istologico, determinare la presenza di un riarrangiamento ALK.  Questo perchè vi è un’altra classe di farmaci molto  attivi nel caso.  Anche per questo, ti rimando alla scheda farmacologica del Crizotinib, il farmaco precursore degli anti-ALK.

Cordiali saluti,

Gianfranco Buccheri


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