Cosa non possiamo fare…
Gentili Dottori, espongo in breve il mio caso:
R., anni 43.
Il 28 dicembre 2011 da una colonscopia veniva diagnosticato “Adenocarcinoma mediamente differenziato del retto (G2 sec. WHO) con desmoplasia stromale e notevole reazione citostromale linfocitaria”. Da una prima TAC effettuata si evidenziavano, oltre al problema al retto, due piccoli noduli (4 e 6 mm) al polmone dx meritevoli di follow up. Effettuato protocollo neoadiuvante al retto: radio (28 sedute) + chemio (cisplatino + 5 fluoracile in infusione continua) dal 6 febbraio al 16 marzo 2012. Operata a fine aprile per resezione anteriore ultrabassa del retto per via laparoscopica (collocata stomia per circa 45 gg. poi tolta); in seguito chemioterapia adiuvante a causa di presenza di metastasi linfonodali (7 dei 18 asportati) come da referto istologico (T3 N2b sec. ajcc; stadio c di dukes – C2 sec. Astler e Coller). Terminata chemio adiuvante a fine ottobre, effettuato una TAC il 15 nov. 2012 dalla quale risulta: aumento dimensionale dei micronoduli a livello del segmento ant. LSD (8mm contro 5mm) ed a livello del segmento laterale del medio (8mm vs 6mm) fortemente sospette per lesioni di natura secondaria. Nessun’altra irregolarità nel resto del corpo. Effettuata PET il 5 dic. 2012 che ha messo in evidenza 2 piccole aree focali di aumentata attività metabolica in corrispondenza dei noduli polmonari del diametro di 8mm compatibili con localizzazione di malattia. Dopo vari consulti abbiamo deciso di togliere i noduli, quindi sono stata operata il 21 gennaio per la rimozione dei noduli. L’esame istologico dei noduli ha confermato ripetizioni neoplastiche metastatiche multiple (tre noduli) di adenocarcinoma del grosso intestino. Ora, alla luce di ciò che è già stato fatto, è il caso di intraprendere nuovi cicli di chemio o effettuare i soli controlli (TAC, PET, esami del sangue, ecc.) a cadenza regolare? Già la precedente terapia ha portato molti problemi e in più ho perso la funzionalità sfinterica. Grazie.
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Gentie signora,
riceviamo tante lettere come la sua… cui non possiamo… anzi, per essere più chiari, NON SIAMO IN GRADO di dare una risposta esperta.
Perchè?… Ecco le ragioni:
- Ogni tumore è classificato secondo la sua origine. Il cancro alla mammella è quello che parte dalla mammella e le sue localizzazzioni secondarie allo scheletro (o in qualunque altra parte del corpo) sono metastasi. Il cancro del polmone è quello che parte dal polmone e le sue localizzazzioni secondarie al cervello (o in qualunque altra parte del corpo) sono ancora metastasi. Il cancro del colon è quello che parte dal colon e le sue localizzazzioni secondarie al polmone (come nel suo caso) sono sempre metastasi.
- Ogni tumore ha una sua specifica cura (anche molto differente da quella degli altri). Ad esempio, la chemioterapia è diversa per il cancro del colon rispetto a quella del polmone o della mammella. E anche i nuovi farmaci mirati sono diversamente utilizzati nei diversi tumori.
- Esistono oncologi generalisti e oncologi specializzati su pochi o addirittuta su un solo tumore. I primi sono in grado di rispondere un pò a tutte le esigenze di cura antitumorale, i secondi danno la garanzia di una maggiore competenza, ma solo per quel (o quei pochi) tumori di cui essi hanno approfondito le conoscenze.
- Come avrà notato, il nostro sito, e noi medici che lo gestiamo, ci occupiamo solo di tumore al polmone, e su questo argomento crediamo di parlare con competenza e buon aggiornamento.
- Ma se volessimo dare risposte su altri tipi di tumore (prostata, mammella, colon, stomaco, pancreas ecc. ecc…) rischieremmo di dare risposte non aggiornate e persino erronee.
Ecco perchè non posso aiutarla. Ecco perchè le abbiamo chiesto l’autorizzazione di pubblicare la sua lettera, pur sapendo di non poterla aiutare: vogliamo che il chiarimento di oggi serva, anche in futuro, per tutte le altre persone che, comprensibilmente, non sono al corrente di queste distinzioni.
Le consiglio di rivolgersi a un esperto di cancro del colon-retto o a un oncologo generalista… Mi spiace.
Cordialmente,
Direttore MedicoALCASE Italia
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