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Si è assistito, nei giorni scorsi, al lancio di nuova campagna mediatica ad opera del prof. Umberto Veronesi e dei suoi collaboratori dell’Istituto Europeo di Oncologia (IEO).   La campagna ha avuto grande successo ed ha prodotto l’uscita di una serie di articoli dal tono entusiastico sia sulla “carta stampata” (un nome per tutti: “La Repubblica” dello scorso 9 maggio), che sulla stampa on-line (http://news.google.it/news/story?ncl=dQfWFMeyk8zfb1M1pCyObSHSDyYkM).   Come sempre da 30 anni a questa parte, non sono mancati sensazionalismi del tipo: Veronesi “Contro il cancro la vittoria si avvicina”,  Lo scienziato: “Grazie alla ricerca una svolta già tra 10 -15 anni”, Veronesi racconta il cancro: “La cura è vicina, svolta tra 10-15 anni” …

Vale la pena di superare il disagio dell’ informazione “urlata”, e  di approfondire la questione.  Dalle fonti giornalistiche che ho potuto visionare (ALCASE non ha  ricevuto alcun comunicato), l’annuncio che sta alla base della campagna dovrebbe essere il seguente:

“Presto partirà all’IEO uno progetto che prevede l’esecuzione di:

  • un esame del sangue;
  • una TAC a basso dosaggio;
  • un programma di chirurgia ridotta cosiddetta mini-invasiva [nota: da anni tale tecnica è nel normale repertorio di molti chirurghi toracici];
  • un programma di lotta al fumo per la prevenzione [nota: la prevenzione a 360° la portiamo avanti anche noi, qui ad ALCASE, e da molti anni (vai alla pgina)].

I miRNA sono piccole molecole di RNA endogene, a singolo filamento di 20-22 nucleotidi. Sono stati trovati diversi miRNA coinvolti con alcuni tipi di cancro

Lo studio che ne deriverà -chiamato COSMOS II- verrà condotto su 10 mila volontari, tutti forti fumatori, nell’arco di 5 anni.   Con un semplice esame del sangue, si ricercherà la presenza di particolari molecole di derivazione nucleare, note come microRNA o miRNA, e ciò consentirà l’individuazione di tumori polmonari in fase iniziale. ”  [nota: in realtà non si tratterà di un semplice esame, ma di un sofisticato test  bio-molecolare, chiamato real time PCR].

Immagino che la presenza del tumore verrà poi confermata dalla TAC a basso dosaggio e dalla successiva eventuale microchirurgia exeretica e che, sulla base dei risultati di questi due ultimi accertamenti, si valuterà l’accuratezza diagnostica del test dei miRNA.

Ora, la prima domanda che viene alla mente è:  “Come mai i ricercatori dell’IEO hanno deciso di spendere enormi risorse in un nuovo studio di screening?…”   Il precedente studio, chiamato COSMOS, basato sulla sola TAC a basso dosaggio, si è  appena concluso e con risultati non particolarmente innovativi (dato che ricalcavano quelli di un’altro, fondamentale studio americano reso pubblico solo qualche mese prima…).

Probabilmente, la novità di questo secondo studio (oltre alla chirurgia micro-invasiva) è quella di affiancare alla TAC un qualche altro test, possibilmente più veloce e meno costoso, da usare come filtro.  Come gli stessi autori affermano nel lavoro che in cui descrivono la messa a punto del loro test: “We envision that our serum test for NSCLC will find its main application in the clinic as a ‘first line screening test’ for high-risk individuals, to identify those who should undergo further testing, including by LD-CT“).

Per la verità, neanche questa è un’idea davvero nuova, dal momento molti ricercatori, in tutto il mondo, dando come acquisito il ruolo della TAC a basso dosaggio, cercano di limitarne l’uso con l’introduzione di test alternativi, da eseguire in prima istanza.  Sono molte le vie fin qui seguite e noi ne abbiamo già parlato abbastanza diffusamente. Per esempio, abbiamo dedicato due articoli all’analisi dei componenti chimici del respiro (attraverso il Lung Cancer Breath-Analyzer o  l’ olfatto di cani ammaestrati) e uno allo studio del sangue circolante per la ricerca di cellule tumorali.   Ma, anche nell’ambito dello studio dei frammenti circolanti di DNA ed RNA, già nell’ormai lontano 2005, venivano raccolte indicazioni, provenienti da ben 22 studi clinici in cui un incredibile varietà di componenti nucleici era misurata e testata, dichiarate “promettenti” (vai allo studio)…

Perché allora studiare il dosaggio dei miRNA?…   La risposta dovrebbe essere, ovviamente, perché tale dosaggio, sulla carta almeno, è quello che dà le migliori prospettive di successo.  Ma… forse… non è proprio così.   Cinque anni fa, per esempio, un gruppo di ricercatori della Harvard Medical School pubblicava su “Nature”, una delle due  più autorevoli riviste scientifiche al mondo (vai allo studio), i risultati di una ricerca di cellule neoplastiche circolanti nel sangue, condotta mediante un test da loro sviluppato chiamato “CTC-chip”, che fu in grado di  identificare più del 99% dei pazienti con cancro!… (ovvero un sensibilità di quasi il 100% contro un valore compreso fra il 64% e il 92% del test dei miRNA degli autori milanesi [vai allo studio]).

In conclusione, è per me una grande soddisfazione l’apprendere che si investano importanti risorse nell’individuazione di sempre migliori metodi di screening, diagnosi precoce e terapia del cancro al polmone.  Temo, tuttavia, per quanto ho cercato di spiegare, che la parte bio-molecolare del progetto possa dare risultati non così soddisfacenti, come sarebbe giusto attendersi.   Al contrario, ho assai meno riserve per quanto attiene l’introduzione della micro-chirurgia toracica, soprattutto se questa verrà comparata, in un formale studio controllato di fase III, alla terapia chirurgica tradizionale (ovvero ai normali interventi di lobectomia e pneumonectomia).   Certo, è francamente ingenuo attendersi che “la svolta sarà fra 10-15 anni”: in realtà essa potrà essere domani o fra 100 anni, oppure potrà semplicemente non esservi, sostituita da un miglioramento minimo ma costante nelle nostre capacità di cura…

Gianfranco Buccheri

Post Scriptum

Poche ore dopo la pubblicazione di questo articolo, mi è arrivato un “Google Alert” con un riferimento al comunicato dell’IEO alla stampa.
Per chi fosse interessato, questo è il link: http://www.ieo.it/Italiano/AreaClinica/ProgettoCosmos/Documents/PressKit%20Cosmos.pdf.
Per gli altri, dirò brevemente che non vi sono significative novità rispetto a quanto discusso in questo articolo, se non il fatto che l’intensità dello screening verrà rapportata al rischio teorico di cancro al polmone (un’idea, questa, abbastanza ragionevole e, per quello che ne so io, innovativa).   Come da me sperato, inoltre, la valutazione della microchirurgia sarà basata su un controllo randomizzato e ciò potrà dare un’importante lezione a tutti noi.  Rimangono tutte le mie perplessità rispetto alla determinazione dei micoRNA, anche se nel comunicato si dichiara che il costo dell’esame sarà bassissimo (ma come è stato quantificato?…) e i micro RNA hanno un’accuratezza “almeno uguale a quella delle metodiche di imaging più avanzate” (ma i dati degli stessi ricercatori dell’IEO non erano diversi?…).

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