Diagnosi precoce di tumore con un solo esame del sangue: sarà mai possibile?…
Mentre si discute sempre più se sia ormai giunto il momento di inserire la TAC spirale del torace fra le le metodiche di screening consolidate (si vedano i nostri articoli al riguardo: https://www.alcase.it/2011/08/screening-opinione-di-prestigio/ e https://www.alcase.it/2011/07/screening-iaslc/), una scoperta rivoluzionaria, proveniente dallo stato di Israele, potrebbe rivoluzionare il modo di fare lo screening, e non solo per il cancro ai polmoni.
Alcuni ricercatori della Ben-Gurion University di Negev (BGU) e del Soroka University Medical Center di Beer-Sheva hanno infatti sviluppato un’apparecchiatura che permette di riconoscer la presenza di cellule tumorali in una piccolissima quantità di sangue. L’aspetto molto promettente dello studio è che tale riconoscimento avverrebbe anche in fasi precoci della crescita tumorale.
Lo strumento utilizzato dal Prof. Kapelushnik e dal suo team utilizza luce infrarossa per determinare minuscoli cambiamenti nel sangue di chi alberga un tumore in qualunque parte del suo organismo, anche quando questo non ha dato metastasi. Diverse molecole prodotte dal tumore e rilasciate nel sangue potrebbero essere responsabili del diverso assorbimento dei raggi infrarossi rispetto al sangue dei soggetti sani.
Nell’ultimo trial clinico, condotto dai ricercatori israeliani su 200 pazienti e su altrettanti controlli, il test ha permesso di identificare correttamente il 90% dei malati. “Questa ricerca è ancora nelle sue fasi iniziali,” ha commentato il Prof. Joseph Kapelushnik. “Ma apre alla speranza di poter un giorno sviluppare un metodo efficiente, economico, e sicuro in grado di determinare la presenza di cancro iniziale, quando il paziente sta ancora bene e si è in tempo per una terapia che porti a vera e propria guarigione.”
Nuovi trial clinici sono in corso per confermare questi i primi dati, con risultati attesi fra circa 18-24 mesi.
Adattamento di ALCASE Italia del comunicato stampa originale