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TG4010: un vaccino tutto francese …

Uno studio di fase II, riguardante un nuovo vaccino francese  (il TG4010 della Transgene SA), è stato pubblicato il 22 ottobre 2011 in The Lancet Oncology, ad opera di un gruppo di ricercatori francesi guidati dalla Prof. Elisabeth Quoix  dell’Università di Strasburgo.   Lo studio aveva preso le mosse da un precedente studio di fase II, conclusosi nel 2008 e pubblicato sul J Thorac Oncol. (luglio 2008; 3[7]:735-44), che aveva preliminarmente dimostrato come l’aggiunta di TG4010 alla chemioterapia standard, nel carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC), avanzato era fattibile e dava risultati “incoraggianti”.

In questi giorni, la pubblicazione dell’articolo da parte della professoressa di Strasburgo e dei suoi collaboratori è stata ampiamente ripresa dalle agenzie di stampa, a cominciare dall’ANSA.   E così… la notizia di un vaccino che “rallenta il cancro ai polmoni” è rimbalzata nel WEB con grande risalto.  A tal punto che un nostro visitatore ha sentito la necessità di chiederci un parere in merito (si veda la pagina https://www.alcase.it/2011/03/vaccini-miracolosi/).

Abbiamo deciso, perciò, di fare un pò il punto su questo nuovo vaccino… Innanzitutto, dando una veloce lettura all’abstract del lavoro originale (vengono omesse soltanto alcune piccole parti, estremamente tecniche e non essenziali) e poi con alcuni commenti e una conclusione..un pò.. ad effetto!….  Ma ecco la traduzione in italiano dell’abstract:

“La chemioterapia è lo standard di cura per le fasi avanzate del cancro del polmone  non a piccole cellule (NSCLC).  Il TG4010 è un vaccino mirato ricavato da un poxvirus che immunizza per l’antigene tumore-associato MUC1.  Questo studio ha valutato l’efficacia terapeutica del TG4010 in combinazione con la chemioterapia di prima linea nel NSCLC avanzato.

148 pazienti, con un NSCLC in stadio avanzato (stadio IIIB [per versamento pleurico] o IV) che esprimeva immunoistochimicamente l’antigene MUC1, e con performance status inferiore a 2, sono stati assegnati a random a due gruppi di studio […]. 74 pazienti sono stati assegnati al gruppo terapia di combinazione, e hanno ricevuto TG4010 (108 unità) più cisplatino (75 mg/m2 il giorno 1) e gemcitabina (1.250 mg/m2 nei giorni  1 e otto)  di un ciclo di 3 settimane ripetuto fino a sei cicli. 74 pazienti sono stati assegnati al gruppo di controllo e hanno ricevuto la stessa chemioterapia, ma senza il vaccino. […] Lo studio è stato inserito nell’elenco delle sperimentazioni del sito ClinicalTrials.gov, numero NCT00415818.

La percentuale di pazienti liberi da progressione di malattia, a 6 mesi dall’inizio del trattamento, è stata del 43,2% (32 di 74, 95% CI 33,4 -53,5) nel gruppo TG4010 più chemioterapia e del 35,1% (26 su 74; 25,9 -45,3) nel gruppo con sola chemioterapia.  Febbre, dolori addominali e dolore nel sito di iniezione del vaccino sono stati più comuni nel gruppo in TG4010 che nel gruppo di controllo: […] Gli unici eventi avversi di grado 3-4 che differivano significativamente tra i gruppi sono stati: inappetenza e versamento pleurico, più frequenti nel gruppo in TG4010 più chemioterapia.  […] 38 di 73 pazienti (52,1%) nel gruppo TG4010 più chemioterapia e 34 di 72(47,2%) nel gruppo in sola chemioterapia ha avuto almeno un evento avverso grave.

Interpretazione dei dati: questo studio di fase II suggerisce che il vaccino TG4010 possa aumentare l’effetto della chemioterapia nel NSCLC avanzato.  Un nuovo studio di conferma di fase III è stato avviato.

Finanziamento dello studio: Transgene SA, Advanced Diagnostics for New Therapeutic Approaches (ADNA)/OSEO.”

Lo studio su descritto è stato stato condotto seguendo una rigorosa metodologia scientifica e per questo accettato per la pubblicazione su una prestigiosa rivista medica internazionale.  Vi si dimostra un certo ritardo della progressione della malattia a seguito dell’aggiunta del vaccino alle chemioterapia standard, senza significativi aumenti di tossicità.  Tuttavia, vi sono alcune osservazioni da fare:
  • Lo studio è stato condotto su pazienti con presenza dell’antige MUC1 immunoistochimicamente confermato.  Poichè non tutti i tumori NSCLC lo esprimono, i risultati dello studio non possono, sic et simpliciter, essere estesi a tutti i pazienti con NSCLC avanzato non operabile;
  • Vi sono molti parametri di valutazione di efficacia e quello scelto dagli autori francesi non è il più importante (la sopravvivenza globale lo è certamente di più), anche se costituisce un primo dato che può preludere a risultati più sostanziali;
  • La popolazione di studio non è molto vasta e la differenza riscontrata (circa l’8% in più di pazienti non ancora peggiorati dopo 6 mesi dall’inizio delle cure) non è così eclatante da non potersi escludere il dubbio di riscontro casuale (test statisticamente non significativo).  Come anche ammesso dagli stessi autori stessi che hanno avviato un terzo studio di.. “conferma”;
  • Non vi sono altre sperimentazioni analoghe fatte da ricercatori indipendenti in altre parti del mondo… e il fatto che i ricercatori siano francesi, come la casa farmaceutica che produce il vaccino, può far sorgere il dubbio di un bias (“pregiudizio”) degli stessi verso un risultato favorevole (conflitto di interesse).   Sarà meglio attendere qualche studio indipendente.,,
CONCLUSIONI:
Bisognerebbe leggere i lavori originali (o quantomeno l’abstract) prima di inondare il WEB con titoli accattivanti del tipo “Un vaccino per sconfiggere il cancro ai polmoni“!….
Gianfranco Buccheri

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