Operare senza diagnosi?…
Angela.
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Cara signora Angela,
non so cosa le avrà detto ieri il chirurgo toracico, ma concordo pienamente con quanto le hanno suggerito fino a questo momento. Il sospetto che suo marito abbia un tumore allo stato iniziale (e quindi ben curabile) è molto forte e non va perso tempo prezioso (diciamo, per intenderci, non oltre 20-30 giorni da oggi..). Aspettare, ostinandosi ad ottenere una conferma istologica, in caso di tumore (che appare già assai probabile) è troppo pericoloso; d’altra parte il rischio di fare un’operazione inutile è relativamente basso e l’intervento non particolarmente difficile.
Ovviamente, in quei 20-30 giorni di attesa vi sono molte cose da fare: bisogna valutare la funzione respiratoria (che sarà necessariamente affetta dall’asportazione chirurgica del tumore) e le restanti condizioni cliniche generali; bisogna essere molto più sicuri del fatto che non ci sono metastasi (con una PET total body); e bisogna valutare le condizioni dell’albero bronchiale (ovvero fare una broncoscopia). Ovviamente nessuno impedisce di mettere in campo, nel frattempo, qualche tecnica bioptica (ad esempio biopsie bronchiali o transbronchiali, agoaspirati e prelievi per esami citologici) che, però, si concluda al più presto (in modo da non rimandare ulteriormente il limite fissato per l’esecuzione dell’operazione).
Questo è il mio consiglio.
Auguro a lei e alla sua famigliola di superare, nel modo migliore, questo spiacevole incidente di percorso…
Cordialmente,
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16/9/11 ore 17:42
Gentilissimo Dott. Buccheri
mi conforta moltissimo leggere la sua risposta, perchè conferma le parole del primario di chirurgia toracica del Civile di Brescia che ci ha ricevuto questa mattina.
Il mio compagno dovrà sottoporsi a breve ad una tac celebrale (il 28/09), spirometria, lastra torace, esami del sangue, il tutto per preparasi all’intervento che avverrà il 6 ottobre (speriamo di non aver perso troppo tempo, ma era la prima data disponibile).
Il chirurgo ci ha confermato che abbiamo un 70/30 di probabilità che sia maligno vista la dimensione. Interverrà chirurgicamente e dopo 15 minuti saprà la natura del nodulo e li è molto probabile che continuerà eseguendo una lobectomia. Saranno mappati i linfonodi per verificare che non ci sian metastasi di nessun tipo. Dopo 15 giorni avremo il responso….
E’ sufficiente? O la PET secondo lei va eseguita comunque prima dell’intervento? Nel senso… possiamo stare abbastanza sereni con l’esito della precedente tac a contrasto (eseguita il 24 agosto) e la futura tac celebrale?
La ringrazio infinitamente sin da ora. Per fortuna che esiste questo sito che mi sta aiutando moltissimo e quindi mi attiverò al più presto per farvi una donazione!
Angela
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Grazie a lei, signora Angela, per la sua intenzione di sostenerci!… Ne abbiamo davvero bisogno, perché, se le cose non cominceranno davvero a cambiare, dovremo chiudere l’attività, nel giro di due o tre anni, per impossibilità a pagare lo stipendio della nostra unica segretaria!…
Sono contento di apprendere che il chirurgo toracico abbia sostanzialmente concordato con quanto suggerivo… Bene, molto bene: le cose sembrano mettersi sulla buona strada, per suo marito e la vostra famigliola.
Per quanto riguarda la PET, io insisterei per farla: ci sono circa 20 giorni all’intervento e vi è -tecnicamente- tempo a sufficienza per farla. La PET dà informazioni molto importanti sul tipo di lesione (tumore pressoché certo o solo possibile), sulla reale estensione della malattia (scopre a volte metastasi occulte che potrebbero imporre un cambiamento di strategia terapeutica), dà persino informazioni sulla prognosi…. Salva l’urgenza del trattamento, non vi è motivo di rinunciare ad assumere ulteriori informazioni, potenzialmente assai utili!…
Cordialmente,
Gianfranco Buccheri
Gent.Sig,ra Angela
spero tutto sia andato bene per l’operazione al suo compagno.Mi permetto di chiederLe perchè sto vivendo una situazione molto simile per caratteristiche e posizione del male, sono ancora in attesa di esami per il completamento della diagnosi seppur l’intervento chirurgico pare irrinunciabile.E indubbiamente mi spaventa moltissimo.Mi ha colpito il fatto che l’esame venisse attuato a intervento in corso,e non prima, e che il prosieguo ed entità dipendesse dalle risultanze .
Grazie comunque per l’attenzione.
gemma
Salve sig.ra Gemma
si è andato tutto benissimo. Il chirurgo ci ha rassicurato che non era possibile effettuare altre indagini per via della posizione del nodulo. Un ago aspirato avrebbe solo che fatto collassare il polmone (come in effetti è stato), la broncoscopia non ci arrivava etc. Appena ha visto la TAC ci ha detto che 70/30 era maligno e che quindi era meglio intervenire subito chirurgicamente. In effetti è stato proprio cosi. L’hanno portato in sala operatoria e dopo che hanno mandato la parte da analizzare in laboratorio, l’hanno chiamato per confermargli che si trattava di un cancro. Essendo così giovane il chirurgo mi ha detto che non potevano cercare dei compromessi e gli hanno asportato l’intero lobo inferiore destro.
Dopo esattamente una settimana dall’intervento il mio compagno era a casa. Fortunatamente abbiamo avuto l’esito dell’esame istologico ieri e non ci sono metastasi, per cui si tratta di uno stadio I. Ora dobbiamo solo fare controlli per i prossimi 5 anni, ma le probabilità che sia completamente guarito sono altissime (sono tutte parole del chirurgo e non mie speranze). Il mio compagno ha ancora dolori post operatori ma la prassi è che ci vuole almeno un mese prima che questi scompaiano, ma per il resto è perfettamente in grado di fare tutto.
Se ha bisogno di ulteriori informazioni, non esiti pure a chiedere e se vuole si faccia dare i miei contatti personali dal Dott. Buccheri. Un grosso abbraccio e un in bocca al lupo enorme. Forza che si guarisce da questa bestia!
Buongiorno, volevo chiederLe un Suo autorevole parere.
Nel mese di aprile 2013 a seguito di un controllo rx casuale, mi è stato riscontrato un nodulo polmonare. Non sono fumatore. Ho efefttuato già 3 TAC periodiche da allora. Il medico dello IEO al quale mi sono rivolto mi faceva la seguente diagnosi”…è in sorveglianza con una tac per nodulo subcentimetrico di 8mm subpleurico con caratteristiche radiologiche di margini netti compatibile con patologia benigna. La tac efefttuata non mostra cambiamenti dimensionali rispetto alla tac precedente”. Nell’agosto di quest’anno ho ripetuto un’altra tac ed un medico diverso dello stesso IEO, pur rassicorandomi per la caratteristica del nodulo, viste le dimensioni e la posizione, mi consigliava l’asportazione in aparascopia. Ora sono in attesa di essere chiamato per l’intervento, ma sono ancora molto indeciso se continuare con i controlli tac periodici oppure effettuare l’intervento.
La ringrazio per l’attenzione che vorrà dare alla mia richiesta.
Cordilai Saluti
Guglielmo Tenca
Gentile sig. Guglielmo,
Se devo dire la pura verità,… al suo posto sarei in un bel dubbio anche io!…
Le due opzioni (sorveglianza o intervento in toracoscopia) hanno entrambe pro e contro abbastanza equivalenti e ciò spenga il diverso parere di due medici entrambi preparati ed esperti.
Nel caso dell’osservazione, c’è il rischio di fare tante TAC per niente che, anche se a a basso dosaggio, sono comunque dannose… Inoltre, nessuno può garantire che il nodulo, veramente maligno, non avrà già dato metastasi quando, alla fine, si sarà deciso di di intervenire…
Nel caso dell’intervento, c’è il rischio operatorio e il disagio di un’operazione che alla fine potrebbe rivelarsi inutile.
Cosa le consiglio?… Le consiglio di pensare bene ai pro e ai contro che le ho appena accennato, rifletterci su bene, e scegliere lei stesso l’opzione che dentro di lei sente essere la più giusta.
Cordialmente,
Gianfranco Buccheri
Buongiorno,
La ringrazio per la tempestiva risposta. Io sarei propenso per l’intervento in taroscopia non credo che tale tipo di intervento comporti grossi rischi. Inoltre ho pensato che se nella malaugurata ipotesi fosse di natura maligna almeno è stato asportato in tempo. Aspettare significherebbe vivere sempre con il dubbio.
Grazie veramente
Guglielmo Tenca