A Robilante il primo incontro sulla prevenzione secondaria
A Robilante il primo incontro sulla prevezione secondaria a cura di ALCASE Italia
Anche il secondo ciclo di incontri sulla prevenzione primaria, intitolato “Aria pulita” e riservato alle scuole elementari della provincia, si è chiuso con un bilancio pienamente positivo. Ha dimostrato, cioè, la propria utilità ed efficacia sociale. Ciononostante ALCASE Italia, l’unica associazione (no profit) nel nostro Paese impegnata esclusivamente nella lotta al tumore del polmone, non si è adagiata sugli allori ed è subito ripartita con una nuova campagna di prevenzione: quella secondaria, il cui target sono adulti e anziani. Il lancio è avvenuto la sera di martedì 28 marzo a Robilante, nella sala della parrocchia di San Donato.
Pubblico attento, partecipe: l’inizio fa ben sperare anche per questo importante progetto intitolato “Conoscere il cancro del polmone per vincerlo”. Scopo della prevenzione secondaria è saper riconoscere i sintomi del cancro del polmone (tosse, dolore toracico, difficoltà respiratoria, febbre ecc.), sì da consentire una diagnosi tempestiva, che a sua volta comporta una maggiore possibilità di guarigione. Durante l’incontro di Robilante sono state proiettate diapositive, è stato visionato un dvd multimediale e distribuito materiale esplicativo cartaceo. Sarà questa l’impostazione didattica anche nei prossimi incontri in programma, che coinvolgeranno la parrocchia Cuore Immacolato e la parrocchia Santa Maria del Bosco di Cuneo, le due parrocchie insieme di Borgo San Dalmazzo e la parrocchia di Caraglio.
Altro è il target: gli adulti e gli anziani in particolare. Come altra è la finalità: (mentre lo scopo della prevenzione primaria è convincere, anzi, dimostrare ai bambini che il fumo fa male). Analoga, invece, l’impostazione didattica: la proiezione di diapositive, la visione di un dvd multimediale e la distribuzione di materiale esplicativo cartaceo.
Il fumo di tabacco è il primo e principale fattore che provoca il Big Killer (questo il soprannome, inquietante ma veritiero ed emblematico, affibbiato al tumore del polmone). Ma ce ne sono altri: il fumo passivo; l’esposizione abituale a sostanze cancerogene presenti nell’aria e nell’ambiente quali l’asbesto (meglio noto come amianto), il radon, l’arsenico, il cromo, le sorgenti radioattive (li riassume una parola: inquinamento); l’età; una certa predisposizione genetica dovuta alla componente ereditaria.
I sintomi si distinguono in precoci e tardivi. È dei primi, detti anche sintomi d’esordio, che si occupa la prevenzione secondaria. L’elenco completo comprende la tosse, l’emoftoe (sangue nel catarro), il dolore toracico, la febbre, la dispnea (difficoltà respiratoria), l’ippocratismo digitale (ingrandimento delle ultime falangi delle mani e dei piedi), l’astenia (stanchezza cronica). Soprattutto i primi tre si manifestano sin dal primo apparire della malattia e devono poter allarmare chi li percepisce, se si vuol giungere a una diagnosi anticipata.
A chiunque deve essere chiaro che non accorgersi per tempo di un cancro del polmone può costare caro, molto caro, come dimostrato in uno studio dei medici di ALCARE (la sorella scientifica di ALCASE) sulla latenza del sospetto diagnostico. Con questo nuovo progetto, l’associazione cuneese intende così giocare d’anticipo nella lotta al Big Killer. Ad oggi, la tattica più efficace per la vittoria in una partita difficilissima, nella quale spesso il risultato è già scritto. Inutile dire a favore di chi.