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Il Ministero della Salute ha stabilito un notevole aumento delle multe per i trasgressori del divieto di non fumare.

Negli ultimi 6 anni, non si sono avute significative diminuzioni del numero di fumatori, il che implica l’ammissione del fallimento del precedente Piano Sanitario Nazionale 1998 – 2000.

L’articolo 52 della Legge Finanziaria 2002, comma 20, porta così la “sanzione amministrativa del pagamento” a una somma che varia da Euro 52 (Lire 48.407) a Euro 250 (Lire 484.068) e dispone che tale importo sia raddoppiato “qualora la violazione sia commessa in presenza di una donna in evidente stato di gravidanza o in presenza di lattanti o bambini fino a dodici anni”.

Non bisogna infatti dimenticare che, in base ad una indagine ISTAT, la percentuale dei non fumatori in Italia è del 66%, maggioranza che fino ad oggi si è rivelata troppo remissiva nel non tutelare il proprio diritto a non fumare.

L’inasprimento di tali sanzioni riguarda anche coloro che, pur avendone la responsabilità, non appongono gli appositi cartelli con il divieto di fumare: da Euro 200 (Lire387.254) a Euro 2.000 (Lire 3.872.540), e raddoppia laddove gli impianti di condizionamento dell’aria non siano perfettamente efficienti.

Il controllo dell’applicazione di tali sanzioni viene demandato alle autorità pubbliche ed ai singoli cittadini che possono scaricare il modulo di segnalazione dell’infrazione direttamente da Internet, dal sito del Governo Italiano.


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